lunedì 4 aprile 2016

Soldato Semplice - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Mi ha ispirato. Ero curioso, pensavo fosse la solita commedia realizzata sulle caratterizzazioni del solito comico uscito da Zelig, e invece mi son trovato di fronte a qualcosa di differente. Soldato semplice è sì, una commedia, ma è anche un racconto di guerra, di storie degli alpini, e di storie di persone normali, comuni, in una Italia travolta da un qualcosa di più grande di lei.

Siamo nel 1917. Il maestro elementare Gino Montanari si arruola nell'esercito italiano come volontario... Diciamo così, anche se poi si scopre che questo arruolamento è avvenuto un po' forzosamente. Ha quasi cinquant'anni, celibe, e ha sempre vissuto con la mamma. Insegna a scuola, o meglio insegnava prima di arruaolarsi. E' noto a Riccione, dove vive, per andare a letto con le mogli degli uomini partiti per la guerra. Lui si vede come un consolatore di femmine, ma i mariti lontani non la vedono allo stesso modo. Non è caporale, ma molti lo chiamano così per via dei suo ruolo di 'maestro'. Come soldato non vale granché, ma è brillante dal punto di vista umano. Non ci vuole molto perché Gino riesca a integrarsi nella sua compagine, fatta di veneti, per lo più, e del giovane Aniello, di Capri, unico 'terrone', detto 'O Scugnizzo, e che - essendo orfano di padre - vede in Gino la figura paterna mai conosciuta.
Film dotato di un certo humor, che sicuramente non fa scoppiare dalle risate, ma che allo stesso tempo non lascia del tutto indifferenti. 
Ha due linee di lettura, una più da commedia, l'altra più drammatica. La guerra, del resto, è una brutta faccenda e non è sempre facile da raccontare. E così avviene grazie a impensabili personaggi, un po' macchietta un po' no, che questo film mette in piedi il suo racconto ove la conquista di una vetta può salvare Milano dall'offensiva austriaca. Un pugno di uomini male in arnese, e neppure troppo affiatati, è l'unico baluardo. E nel bene e nel male, è proprio Gino Montanari, il meno probabile tra gli alpini, a fare la differenza.
E' una storia dove si respira l'amore per il territorio. Lo si fa raccontando in modo estremo le differenze, i campanilismi, i dialetti, e l'ingenuità.

Secondo me funziona. Non è un capolavoro, ma si guarda molto molto volentieri.


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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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