sabato 26 marzo 2016

Shutter Island - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Mi spiace dirlo ma Shutter Island mi fa sempre dormire. Non ne riesco a capire il motivo, ma accade. Adoro questo film, è ben strutturato, ha una sottotrama intelligente, mostra tutto quanto come realmente non è, forse vi recita persino il miglior Di Caprio di sempre... Eppure non riesco ad arrivare in fondo alla storia.

Temo che il problema di questo film sia quello già evidenziato in passato, e che ho citato per pellicole come Seven, The Others, e The Game. Visto una volta, si perde il gusto perché già si sa dove si va a parare. Eppure questa pellicola ha molto di più... Le ambientazioni sono favolose, lo sviluppo della trama è intrigante, anche sapendo il finale, non dovrebbe... Eppure accade.

Ma bando alle ciance: la trama! Siamo su un'isola dove è stato istituito un manicomio criminale. Un detective - assieme al suo nuovo compagno di lavoro - indaga sulla scomparsa di un prigioniero. L'indagine sembra semplice, ma sotto sotto appare evidente che tutti quanti, compresi i prigionieri, stanno facendo ostruzionismo, o per lo meno non dicono tutta la verità. Scavando a fondo, il detective scopre informazioni inquietanti. Gli ospiti del manicomio criminale sono 67, ma il registro ne conta 66 (compreso quello scomparso), per ciò il mistero si infittisce. Per di più il detective è tormentato da strane visioni che si affollano nella sua mente, sempre più di frequente, e sempre più insistentemente. Rivede sua moglie, deceduta tempo prima, e sogna - anche ad occhi aperti - alcuni momenti vissuti quando era soldato durante la seconda guerra mondiale.
Lentamente perde il controllo, l'indagine diventa confusa, e il faro dell'isola si focalizza nella sua mente come fosse l'unico luogo dove trovare risposte.

Se le trova o no, non ve lo svelo... Sappiate che il finale vi stupirà, vi sorprenderà davvero, se non avete mai visto questo film.

Come ho detto, qui c'è un Di Caprio da Oscar, ma come ben sappiamo, Di Caprio di Oscar non ne ha mai vinto uno. Il film è intenso, la fotografia è perfetta, i comprimari sono davvero in gamba. Io di difetti non ne trovo proprio nessuno. E' un gran bel film... Però, ogni volta che lo guardo, mi addormento.



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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