venerdì 6 novembre 2015

La Guerra dei Mondi - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Remake del noto film del 1953, che a sua volta volle riprodurre sul grande schermo il famoso esperimento/scherzo di H.G. Wells, fatto alla radio, a cui credette mezza America e che scatenò il panico tra i radio ascoltatori. La Guerra dei Mondi è un film semplice, e allo stesso tempo complesso. E' fantascienza d'altri tempi, e comunque attualissima, dove l'uomo è semplice spettatore, e non può nulla, se non sperare.
In questa occasione Spielberg ha davvero dato il meglio di sé. Il trittico di personaggi che seguiamo durante l'invasione è perfetto. Un padre mai cresciuto veramente, un po' smargiasso, incapace di prendersi le proprie responsabilità, si ritrova sul groppone i suoi due figli: la piccola Rachel, che soffre di attacchi di panico; e l'adolescente Robbie, accecato da rabbia e entusiasmo, nonché un odio viscerale per suo padre.

Gli alieni arrivano quando la ex moglie affida i bambini a Ray, per via di un breve viaggio a Boston. Tempo che loro se ne vanno, ed ecco cadere una strana pioggia di fulmini senza tuoni. Poi, dal terreno, arrivano i mostri. Macchine con tre piedi che cominciano a polverizzare tutto e tutti, a meno di quelli che vengono catturati per estrarre il sangue dai loro corpi. Gli alieni sono una sorta di vampiri spaziali? Chi può dirlo. Il fatto è che le loro macchine sono protette da scudi di energia, e le armi convenzionali non possono fare nulla. La razza umana è destinata all'oblio, e ovunque gli alieni arrivano, seminano morte e distruzione.
Nel panico, Ray raccoglie cibo, una pistola, e i figli, e fugge in auto... Ma la fuga non sarà semplice.

Diciamocelo... Gli effetti speciali di questo film sono perfetti. Il film funziona a meraviglia. Solo nel finale si manifesta il solito difetto degli americani. Il lieto fine forzato, ove Ray riporta la piccola Rachel da sua madre, a Boston, che pare non essere stata toccata dagli alieni, e vi trova persino Robbie, che a un certo punto aveva abbandonato padre e sorellina per unirsi ai Marines. Perdonatemi ma è troppo melenso, come finale, e poco credibile. Assolutamente. Il film doveva finire con la sconfitta degli alieni... E quei dieci minuti strappalacrime dovevano finire in qualche extra del blue ray, punto.
Ottimo Cruise, come al solito veste bene i panni dell'uomo mai cresciuto. Bravissima la piccola Dakota Fanning. Justin Chatwin se la cava, provenendo dalle serie tv non si può pretendere troppo, il suo personaggio è quello meno tridimensionale tra i tanti. Davvero perfetto è Tim Robin, nei panni di Harlan, è forse il miglior personaggio di tutto il cast.

La prima metà è quella che preferisco, quella della sorpresa, dell'impotenza. Direi fino all'affondamento del traghetto. Poi tutto rimane ad altissimi livelli, ma si perde un po' di tensione emotiva per dar spazio alla parte action della pellicola, dove i personaggi diventano loro malgrado attivi, e non più passivi.

Davvero bello, lo consiglio.


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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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