sabato 28 novembre 2015

Donnie Brasco - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Siamo negl'anni settanta. L'agente dell'FBI Joe Pistone lascia la famiglia per infiltrarsi nella mafia italiana col nome Donnie Brasco. Diventa un ganster, prova la sua assoluta lealtà e disponibilità alla famiglia. Commette crimini per essere accettato... Tutto ciò gli è utile per entrare in confinenza con Lefty Ruggiero, anziano membro della famiglia, mai giunto ai vertici, cinico, e che vede nel rapporto col giovane la sua ultima possibilità per ottenere un futuro diverso. Lefty garantisce per Donnie, tutto sembra andare per il meglio, e quest'ultimo fornisce informazioni importanti all'agenzia; solo che man mano che vive sempre più in profondità con la famiglia, Donnie comincia ad affezionarsi, il legame di amicizia diventa sempre più profondo, e perde il distacco necessario a compiere il suo lavoro.

Film tragico, ispirato a una storia vera, raccontata direttamente da Joe Pistone in questo libro. Il rapporto con la moglie, il rapporto con Lefty, la lotta interiore dell'agente stesso, sono fattori davvero importanti per questa vicenda, se non addirittura fondamentali. E' tragico pensare che il lavoro di Joe porterà alla morte di Lefty, il quale aveva garantito per lui, l'aveva accolto in casa sua, e l'aveva guidato nel mondo dei 'bravi ragazzi' come fosse stato un figlio. L'amicizia è il legame più forte che si percepisce, così come il tradimento è la sensazione che più si assapora nel vedere la pellicola. Alla prima visione si rimane nel dubbio al riguardo di Donnie, alias Joe, il quale sembra aver scelto una vita diversa da quella che era stata la sua prima scelta. Poliziotto o criminale? E' solo la vista del sangue, la morte di un innocente, e forse la consapevolezza che il suo agire ha portato Lefty sul libro nero dei grandi capi famiglia, a risvegliare l'agente dal subconscio di Donnie. Joe si risveglia appena in tempo per fare il colpaccio, ma non riesce a salvare l'amico, ormai già condannato.

Bravo Johnny Depp, bravo Al Pacino, ottima - anche se tradizionale - la regia di Mike Newell.

Emozioni forti, storia tragica, vicenda narrata splendidamente. Ottimo film.



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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