E' un libro un po' vecchiotto, lo so.
Los Alamos è datato 1987, se non sbaglio, ma io ho sempre creduto che i libri non invecchiano mai, specie se non li si è letti, per cui... Eccomi qui a parlarne.
Trama? Siamo nei primi anni 40. Hitler sta per essere battuto ma il Giappone è un osso duro, e nonostante non abbia speranze di vittoria, combatte a muso duro costringendo gli americani a una sanguinosa guerra per conquistare metro dopo metro dell'Impero del Sol Levante. E' per questo che il quartier generale americano paga milioni di dollari per affrettare lo sviluppo della bomba H. A Los Alamos, nel bel mezzo del deserto, i migliori scienziati americani, e non solo, lavorano al progetto. L'aria è pesante. Ogni movimento fuori dalle righe è considerato testimonianza per un plausibile tradimento. Il terrore più grande è che i progetti della bomba finiscano in mani sovietiche. In molti, difatti, credono che la bomba sia costruita non tanto per sconfiggere il Giappone, piuttosto per terrorizzare quelli che sarebbero diventati i nemici successivi, ovvero i comunisti.
In mezzo a tutto ciò c'è Joe, recuperato da un carcere militare perché conosce bene la zona, e incaricato di tenere sott'occhio gli scienziati comunisti, e tedeschi, che stanno lavorando alla base. Joe è un indiano, è un musicista, ed è anche un ex pugile. Nella sua terra è rispettato, ma non proprio ben voluto da tutti. Del resto lui è tornato in patria mentre suo fratello è morto al fronte. Lui è finito in prigione per aver avuto una storia con la moglie di un ufficiale dell'esercito, e anche a Los Alamos si mette presto nei guai per colpa del suo fascino sulle donne. Ma il progetto Trinity deve andare avanti, e visto che Joe è comunque il più in gamba tra i militari della base, tutti chiudono un occhio, tutti tranne il capitano, che ovviamente ha visto la moglie in compagnia del sergente.
Vecchia storia, quindi, di tradimenti, spionaggio, guerra, e discriminazione tra bianchi e indiani, e persino di pugilato. Ma è anche la storia della nascita della bomba H, mica briciole. I personaggi sono davvero ben costruiti, a partire dallo psicologo della base, da tutti chiamato Babbo Natale, che fa una brutta fine per colpa delle radiazioni, fino a giungere ai vecchi indiani che mal digeriscono la presenza dell'esercito nelle sabbie del loro deserto. Tanti ingredienti, tanti intrighi, tante vicende umane che si intrecciano in un ordito complesso e dal disegno affascinante.
Davvero un ottimo libro. Lo consiglio.
About the Author
Glauco Silvestri /
Author & Editor
Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.
0 commenti:
Posta un commento