lunedì 14 settembre 2015

La moglie dell'Astronauta - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Film d'annata, oggi, in recensione. Erano secoli che non vedevo La moglie dell'Astronauta. Un film relativamente moderno, realizzato come li si facevano prima che nascessero gli effetti speciali. C'è una storia, ci sono dei personaggi ben caratterizzati, c'è pathos, c'è mistero, c'è inquietudine, e sì, c'è anche qualche effetto speciale, ma funzionale alla storia, e non il contrario (n.d.r. come va tanto di moda oggi).

Trama: Jillian è la bella moglie di Spencer Armacost. Durante una missione shuttle, quest'ultimo e il suo compagno di volo, vengono colti da un grave problema. Una esplosione, un silenzio radio di due minuti che ha pesato tantissimo, e un mistero mai svelato, di cui gli stessi astronauti sono restii dal parlarne. Al ritorno della missione il compagno di Spencer muore a causa di un ictus, lascia la moglie incinta di due gemelli, che però cade in depressione, e in breve tempo si suicida. Spencer abbandona la NASA, e decide di trasferirsi a New York, per lavorare in una azienda ad alta tecnologia che produce armamenti per l'aeronautica militare statunitense. La moglie Jillian lo segue. All'entusiasmo iniziale per la nuova vita, alla notizia di essere rimasta incinta di due gemelli, la donna cade in una depressione inspiegabile. Litiga col marito, con la sorella, e pare dare ascolto solo a un ex dipendente NASA che sospetta sia accaduto qualcosa di strano a Spencer, e al suo compagno, in quei due minuti di silenzio radio.
Sospetti che lentamente, vengono avallati dallo strano comportamento di Spencer, e dalle tante coincidenze con i racconti fantasiosi che la moglie dell'altro astronauta aveva confessato prima di suicidarsi...

Che dire? La Theron è bellissima e convincente. Johnny Deep è perfetto nel ruolo dell'astronauta, amorevole e distaccato allo stesso tempo. Il film è raccontato come fosse un dramma familiare, come fosse una spy story, e finalmente anche come fosse un film di fantascienza. Si respira una notevole tensione durante tutta la visione. Il ritmo è scandito lentamente, con improvvisi battiti cardiaci nei colpi di scena. Finale tutt'altro che americano, niente happy end. Così come niente happy end nel finale alternativo di cui ho letto su wikipedia, ma che ammetto di non aver mai visto.

E' un film perfetto. Lo consiglio, stra-consiglio, e ribadisco consigliandolo.


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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

1 commenti:

  1. Piacque parecchio anche a me.
    L'aggettivo che gli calza meglio di ogni altro è "inquietante" (e un plauso alle non-espressioni di Depp).
    Cosa avrei cambiato? Avrei usato una colonna sonora più cupa.

    RispondiElimina

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