Terza pellicola dedicata al mondo dei giocattoli. In
Toy Story 3 si riprende il tema dei giocattoli abbandonati dai propri padroni.
Se nel secondo capitolo Woody si era trovato nelle grinfie di un collezionista senza scrupoli, ma soprattutto sotto la minaccia di un giocattolo che non aveva mai lasciato il negozio, e che aveva vissuto sempre nella sua scatola originale, questa volta veniamo proiettati in avanti nel tempo per... Vedere Andy che parte per il college.
Già! Andy ha 17 anni. I suoi giochi se ne stanno chiusi nel vecchio baule già da un pezzo, ed è il momento di fare una cernita: Alcuni verranno donati, altri andranno in soffitta, altri ancora in discarica.
Per un errore e un po' di superficialità, Woody, Buzz, e gli altri finiscono per essere donati a un asilo. Sembrerebbe la meta ideale per un giocattolo, con bambini disposti a giocarci, e a prendersi cura di loro, ma in questo caso l'asilo è sotto il giogo di un orso che profuma di fragola. L'orso ha creato un regime dittatoriale, dove i nuovi venuti devono sopravvivere ai bimbi più piccoli, sopportare ogni angheria, così che quelli più anziani possano godere dei bambini più grandi e attenti.
Risultato? Dopo un solo giorno di giochi, gli amici di Woody sono stremati e al limite della rottura. Buzz è stato addirittura resettato alle condizioni di fabbrica e si è trasformato in un carceriere... E Woody è dato per disperso.
Si comincia ad avere carenza di idee, per lo meno sul plot generale, che ricalca per certi versi le vicende viste nel secondo film. E' la seconda volta che Woody viene messo all'angolo dai suoi amici, ed è la seconda volta che sarà lui a non mollare per aiutarli, e salvarli. Insomma, il primo è di un'altra pasta. Ciò non significa che questo film sia brutto. Tutt'altro! E' ricco di momenti esilaranti, di momenti di pathos, e di situazioni epiche.
Il personaggio più interessante è, ovviamente, Ken! La sua figura ambigua, sempre al limite tra l'essere gay, l'essere un accessorio di Barbie, o l'essere il Macho che ci si aspetterebbe, rende l'intera vicenda molto, ma molto, divertente. E anche Buzz in modalità spagnola è notevole, così come anche Mr Potato, che in questo episodio darà il meglio di sé, e dovrà addirittura lottare con un piccione.
Insomma... C'è tanta carne al fuoco anche in questo episodio, l'ultimo per il grande schermo, che consiglio vivamente.
About the Author
Glauco Silvestri /
Author & Editor
Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.
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