martedì 3 marzo 2015

Una Notte al Museo 2: La Fuga - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Una Notte al Museo 2 mantiene le aspettative del primo. Manca l'effetto sorpresa, è ovvio, e per certi versi la pellicola segue il classico cliché americano dei sequel, dove si pretendono più effetti speciali e più personaggi carismatici. In questa operazione si finisce sempre per perdere qualcosa per strada, ovvero la trama, ma tant'è, gli americani sono americani, e non possiamo mica farci niente.

Son passati due anni. Larry ha abbandonato il lavoro di guardiano notturno e ha aperto una sua attività, che finalmente ha successo. Le sue invenzioni spopolano, ed è diventato ricco, strabiliantemente ricco... ma soprattutto impegnatissimo, tanto che il tempo col figlio, e i vecchi amici del museo, finiscono per essere centellinati. In pratica è diventato ciò che era il compagno di sua moglie nel primo film. Poi riceve una telefonata. Il museo di storia naturale sta cambiando volto, e le vecchie riproduzioni in cera, i diorama, eccetera eccetera verranno trasferite negli archivi dello Smithsonian. Questo non sarebbe un grosso problema, se non fosse che la piccola scimmietta ruba e porta con sé la tavola di Amon-Ra. Ciò fa risvegliare tutti e 136 milioni di reperti del museo di Washington... e scatena una vera e propria guerra tra gli amici di Larry e il fratello del faraone, che vorrebbe usare la tavola per richiamare dall'aldilà il suo esercito immortale. Ovviamente Larry viene coinvolto. E nel museo farà conoscenza con personaggi del calibro di Al Capone, Gengis Khan, Napoleone (n.d.r. unica figura divertente perché racconta di alcuni suoi discendenti diventati importanti politici italiani, e mi consenta...), e soprattutto la bellissima Amelia Earhart.

La trama è deboluccia, per quanto il film si guardi volentieri. Troppi personaggi, poca consistenza, è una sequenza continua di scene surreali dove la profondità di campo si perde completamente. Non ci sono più storie collaterali come invece accadeva nel primo film, dove si creava una certa sintonia tra lo spettatore e le vicende. Ora è tutto un correre avanti e indietro per risolvere questo o quel problema, con piccoli sprazzi d'amore tra Larry e Amelia. Ripeto: il film è divertente e si guarda volentieri, ma non è come la prima volta. C'è un ottimo studio della CGI, una buona interpretazione di Stiller e soci, ma manca il contenuto... la trama è troppo superficiale.

Da vedere? Certo, due risate non si rifiutano mai. E' solo un peccato perché poteva essere qualcosa di più... molto di più.

PS:
Guardate i titoli di coda, e scoprirete come realmente sono nati i cellulari.


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Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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