venerdì 13 marzo 2015

Danko - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Non tutti sanno che (n.d.r. ma basta andare su Wikipedia per saperlo):
  • Quella di Danko è stata la prima troupe americana autorizzata a fare riprese a Mosca, sulla Piazza Rossa, dal periodo della Perestrojka;
  • Come indicazione per il suo ruolo, il regista Walter Hill consigliò ad Arnold Schwarzenegger di osservare l'interpretazione di Greta Garbo in Ninotchka;
  • Giudicando Arnold Schwarzenegger troppo muscoloso, Walter Hill gli consigliò di perdere dieci libbre (4,5 kg). A Jim Belushi, invece, chiese di guadagnarne dieci;
  • La pellicola è dedicata alla memoria di Bennie E. Dobbins, morto di infarto durante le riprese del combattimento sulla neve;
Non tutti sanno che (n.d.r. e questo lo posso sapere solo io), per anni, il nome di Pyotr Tatanovic mi è rimasto in testa senza ricordarne il motivo. Se dovevo pensare a un nome russo, quello mi arrivava in automatico senza capire quale fosse la fonte. Poi... L'altra sera mi guardo Danko, e scopro che è il nome di uno degli scagnozzi di Viktor Rostavili. E il cerchio si chiude.

Ma passiamo alla trama: Ivan Danko, un uomo duro e coraggioso, capitano nella polizia sovietica. Sta dando la caccia a un trafficante di droga, Viktor Rostavili. Questo però sfugge a un suo agguato, ma prima di fuggire uccide un suo caro amico e collega. Per ciò Danko segue il suo avversario fino a Chicago, dove viene affiancato dall'agente Art Ridzik, un tipo estroverso e sboccato, quanto lui è serio e taciturno. I due si trovano subito davanti ad un caso molto difficile, perché Viktor, che era stato catturato, riesce abilmente a fuggire. 

L'indagine è complessa, piena di colpi di scena, momenti concitati, sparatorie, ma il meglio del film è creato dal dualismo tra i due poliziotti, che più diversi di come vengono dipinti pare impossibile. L'americano è superficiale, chiacchierone, casinista. Il sovietico è serio, severo, determinato. Entrambi sono in gamba, ma hanno metodi diametralmente opposti. Eppure riescono a collaborare, e a legare, tanto che Danko tornerà in Unione Sovietica con un nuovo amico.
Nonostante gli anni la pellicola mantiene il suo grip, è davvero efficace, e ben costruita. John Belushi e Schwarzenegger sono perfetti per i ruoli che gli hanno disegnato attorno. C'è anche Larry Fishburne... e voi direte: ma chi è? Nel film è giovanissimo e magrissimo, irriconoscibile se nel vostro immaginario ne ricordate il volto solo grazie a Morpheus (Matrix)... Ma di film ne ha fatti davvero tanti, e molti di questi davvero famosi.

Quindi? Ottimo film. Lo consiglio.

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Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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