In occasione del centenario dalla nascita dell'autore bolognese, la città ha organizzato questa interessante mostra antologica - gratuita - a Palazzo d'Accursio. Mazzotti, al primo sguardo, può distare molto dal gusto comune relativo all'arte pittorica. Spesso mi trovo a confrontarmi con chi percepisce il quadro come rappresentazione di qualcosa di riconoscibile (ritratto, paesaggio, natura morta), e che ha difficoltà con l'astratto puro. Ammetto che in alcuni casi anche io mi trovo titubante di fronte a forme espressive la cui comprensione può essere difficile senza una guida.
Mazzotti, in questa mostra, si trova a cavallo di questa situazione. La sua arte è geometrica. Durante la sua carriera artistica, ispirò e collaborò con molti architetti nel periodo della ricostruzione post-bellica. Ma... credo sia giusto prima presentare l'uomo, e poi il suo lavoro, per cui ricapitoliamo:
Mazzotti vede la sua nascita artistica nel 1972, alla sua prima mostra dopo una lunga carriera di insegnante di educazione artistica svolta tra Venezia e Bologna. La sua prima personale si realizza alla galleria Forni, di Bologna. Mostra che lo lanciò, negl'anni successivi, verso altre esposizioni in Italia e non. Le più importanti da ricordare sono a Palazzo dei Diamanti, a Ferrara, nel 1979, e al GAM di Bologna, nel 1983. Morì ancora nel pieno della sua creatività, e ancora giovane, nel 1985. Durante il periodo post-bellico, come già accennato, collaborò con famosi architetti bolognesi per la ricostruzione della città.
Struttura
La sua arte attraversa quegl'anni confusi partendo da uno stile impressionista ormai orientato al cubismo, per poi andare oltre, molto oltre, e costruire una sorta di labirinti geometrici tridimensionali e a una concezione del mondo del tutto diversa da quanto percepito dalla massa, un luogo diversamente strutturato con vie di fuga geometriche, strutture e costellazioni che si arrampicano in un dedalo di strutture che si sostengono vicendevolmente. Nelle sue opere è il colore a dominare. Appaiono agl'occhi come graffiti, o graffi, tra variazioni calde e diurne, e/o fredde e notturne. Si nota il suo interesse per i sistemi di scrittura, i segni, i simboli, i monogrammi. Oggigiorno siamo abituati a questo tipo di rappresentazione grazie ai writers, ai graffiti che ricoprono i muri delle nostre città, ma è necessario costringersi a pensare che i prodotti di Mazzotti vengono da tempi precedenti a tutto ciò. A mio parere, in alcune opere, ricorda anche la Computer Art dei primi anni ottanta, la grafica a 8 bit, le strutture destrutturate e ricostruite in modo più semplice e intuitivo.
Le opere esposte, alcune a mio parere davvero notevoli, altre invece che non collidono con i miei gusti personali, abbracciano un periodo storico che va dal 1939 al 1980. La mostra è interessante, anche se devo ammettere che può non piacere a tutti i palati.
In contemporanea a questa mostra, sempre a Palazzo d'Accursio, a Bologna, è presente Ladies for Human Rights. E' una piccola rassegna di 18 eco-ritratti, realizzati da Marcello Reboani con materiali di recupero, ognuno dedicato a una donna del XX secolo impegnata nella lotta per i diritti umani.
Per l'occasione è presentato il ritratto inedito di Ilaria Alpi, le cui cause della scomparsa sono tutt'altro che chiarite.
Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.
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