sabato 10 gennaio 2015

Madre Courage e i suoi Figli

Glauco Silvestri
Questo libro mi è capitato tra le mani per caso. L'ho trovato su un muricciolo, passeggiando. Incuriosito, l'ho raccolto, e visto che non aveva alcun segno di far parte di un qualche tipo di Book Crossing, l'ho preso. Tutto ciò è accaduto ormai un anno fa, solo ora l'ho letto. Era parecchio tempo che non leggevo sceneggiature teatrali, ed è stato un bel modo di riavvicinarmi a questo modo particolare di fare narrativa.

Madre Courage e i suoi Figli è ambientata durante la guerra dei trent'anni. E' l'adattamento teatrale dell'opera dello scrittore tedesco H.J.Ch. von Grimmelshausen (Vita dell'arcitruffatrice e vagabonda Coraggio). E' suddivisa in dodici scene, con musiche di Paul Dessau, e scritta da Brecht nel 1939. Anne Fierling è una vivandiera, e assieme ai suoi figli conduce un carro carico di mercanzie al seguito dell'esercito tedesco. Lei è guidata da una sete di guadagno che va al di là dei legami di sangue. I suoi figli la lasciano quasi subito, per arruolarsi. Uno si distingue per gli atti di coraggio, l'altro per la sua intelligenza, tanto da diventare furiere della compagnia, nonché responsabile delle paghe dei soldati. La figlia femmina, muta e non troppo bellina da trovar marito, la segue e la aiuta nel suo mercanteggiare. Al suo fianco c'è anche il Cappellano dell'esercito. Che si sostituisce nel tempo con il cuoco, per una questione morale. La donna, infatti, caldeggia la guerra perché le permette di fare ottimi affari. E neppure la perdita dei figli la fa desistere dal desiderare che la pace non arrivi. E' una contraddizione emotiva. L'avidità contro l'amore per i propri cari.

L'opera ci racconta la tragicità della guerra. Gli ufficiali se la godono spendendo anche le paghe dei soldati. Quelli che si lamentano finiscono in avanguardia, e in prima fila nelle cariche contro il nemico. I contadini perdono tutti i loro averi materiali, e i figli, reclutati a forza al passare dell'esercito. Le città vengono devastate, i campi distrutti per evitare che se ne nutra il nemico. Tutti fanno la fame. E chi ha il coraggio di rimanere ai margini della battaglia, a mercanteggiare, sfrutta le sofferenze altrui per sfamare la propria avidità. E ciò accade pur pagando un prezzo molto alto.
La vicenda è ben descritta; è cinica, è cruda, e mostra il peggio che l'umanità può offrire. Il fatto che sia una donna al centro della storia, e portatrice di questo messaggio crudele, sottolinea quanto possa mutare l'essere umano di fronte alle difficoltà, e alla atrocità che la vita ci pone davanti.
L'opera è scritta in modo essenziale, dialoghi diretti, scene mostrate col potere del dialogo, senza descrizioni che, del resto, sarebbero superflue e comunque compito della scenografia.
Tutto accade attorno a un unico oggetto. Il carro di Madre Coraggio, che è il catalizzatore di ogni evento, e che rimane testimone muto del conflitto. Coraggio è il soprannome della donna, non per la sua capacità di sopravvivere alle avversità, bensì per la sua volontà di seguire la morte, e il sacrificio, per il sol desiderio di arricchirsi.

E' un'opera potente. Davvero potente. Mostra la caparbietà umana. Mostra tutto ciò che di brutto è nascosto nell'animo umano. La pietà, tra queste pagine, è davvero difficile da scovare, e si incarna solo nella sfortunata Katrin, muta e sfregiata, con il destino segnato da una pallottola che la segue senza mai deviare dal suo cuore generoso.


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Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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