venerdì 9 gennaio 2015

Dark Star

Glauco Silvestri
Dark Star è un John Carpenter d'annata. Se non sbaglio si parla del 1974, io avevo solo due anni. Scoprire questa pellicola mi ha davvero rinvigorito. Credo di non aver mai visto un film di questo tipo prima di oggi, ovvero di una vera e propria parodia spaziale capace di prendere in giro i grandi della fantascienza di quegl'anni, pur rimanendo 'pulito'. Niente a che vedere, quindi, col Balle Spaziali che tutti citano quando si vuol parlare di parodie Sci-Fi (o il meno conosciuto Galaxy Quest).
E' girata con pochi mezzi, e gli effetti speciali sono molto lontani da ciò che siamo abituati a vedere, ma c'è il talento di Carpenter, e un briciolo di ironia anni sessanta che non guasta.

Ma andiamo alla Trama. La Dark Star è una nave spaziale in viaggio nella galassia da un ventennio. Il suo scopo è quello di eliminare pianeti con orbita instabile, e di impedire la nascita di supernova nelle vicinanze della Terra. Il suo equipaggio ha perso da poco il proprio capitano, ed è caduto in uno stato di depressione difficile da contenere. Un membro dell'equipaggio se ne sta tutto il tempo nella cupola panoramica della nave. Gli altri passano il tempo a fumare sigarette, giocare a carte, lasciando al computer di bordo la gestione dell'intera nave. Uno sogna la sua giovinezza sulle tavole da surf... La Dark Star ha qualche problema tecnico a causa della scarsa manutenzione, e di alcuni danni subiti durante l'attraversamento di un fascio di asteroidi. A ogni modo svolge il suo compito con precisione. E a ogni pianeta instabile, ecco che una bomba intelligente viene sganciata per distruggere il corpo celeste.
Solo che la bomba numero venti non ha voglia di rispettare gli ordini ricevuti, e son dolori...

E' divertente. La genialità di questa pellicola è nascosta nell'intelligenza del plot che viene proposto a chi lo guarda. Le bombe intelligenti sono davvero intelligenti, tanto che sono in grado di decidere cosa fare, e di discutere con i membri dell'equipaggio. L'alieno - mascotte - caricato a bordo della nave perché innocuo e buffo (è praticamente una palla di plastica gonfiata con due zampe). Sarà lui a dare inizio a una serie di problemi che condurranno all'epilogo prevedibile. Ci sono scene di una ilarità incredibile, per l'assurdità delle situazioni, e la particolarità dei personaggi, che nei vent'anni di isolamento dimenticano la rigidità militare delle divise che indossano, e si trasformano in Hippy figli dei fiori quasi incapaci di gestire le situazioni di emergenza. Tutto accade in un rocambolesco viaggio dove il computer sceglie colonne sonore tutt'altro che banali per la ricreazione dell'equipaggio.
E poi c'è il corpo ibernato del capitano, capace ancora di comunicare grazie a una sorta di connessione neurale... i cui ragionamenti, be', non posso mica svelare tutto.

In pratica, è un bel filmino da guardare senza pretese, ricordando anche l'età che porta sulle spalle. Il talento di Carpenter, qui, già si nota, per cui... dico che merita!



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

2 commenti:

  1. No, aspetta, ferma tutto.
    Dark Star è un dannato capolavoro.
    Lo vado dicendo da annui, spammandolo e copiandolo e regalandolo a chiunque abbia anche solo il minimo sospetto che una storia del genere possa piacergli.
    C'è ironia, c'è tristezza, c'è comicità assoluta, c'è malinconia, c'è l'immensità di un cosmo ostile e c'è una tecnologia ottusa almeno quanto l'uomo che l'ha creata.
    E c'è una scintilla di genio.
    Hai fatto davvero bene a rimetterlo sotto i riflettori.

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    Risposte
    1. Sì, è un bel film, e scoprirlo quasi per caso mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca. Tra gli amanti della fantascienza si fa sempre un gran parlare di Alien, di Star Wars, di Star Trek, di 2001 odissea nello spazio... ma queste chicche nessuno le cita mai. Si dicono appassionati ma, come accade anche per l'editoria sci-fi italiana, son rimasti legati ai classici, e di rado riescono a uscire dalle gabbie dorate che si son creati da soli.

      E hai ragione: Considerando l'epoca in cui è fatto, è un capolavoro. Oggi è più complicato da apprezzare, siamo abituati alla CGI dirompente, e a trame traballanti. Qui è tutto il contrario!

      Elimina

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