martedì 18 novembre 2014

L'alba del Pianeta delle Scimmie

Glauco Silvestri
Ammetto che il tentativo di Tim Burton mi piacque solo a metà. Qui, invece, è stato fatto centro in maniera egregia, e si è ridato vita a una saga che - da piccolo - mi aveva appassionato tantissimo.

La storia ci viene raccontata dall'inizio, per cui eccoci tornare nel ventunesimo secolo. Una missione NASA verso Marte si è persa nello spazio, lo si apprende dai TG che compaiono nelle TV inquadrate di quando in quando. Ma la vera storia si sviluppa all'interno di un centro di ricerche medico. Si sta provando sui primati una nuova cura per l'Alzheimer. Il medicinale sembra promettere bene, specialmente su una scimmia, il paziente 12, che addirittura mostra un incremento della propria intelligenza.
Questa scimmia, però, diventa particolarmente aggressiva quando si tenta di prelevarla per condurla di fronte ai manager della società. Viene uccisa. E il progetto viene congelato immediatamente. Si scopre, durante lo 'sbaraccamento' dei laboratori, che il paziente 12 era diventato aggressivo per proteggere un cucciolo che nascondeva nella propria gabbia... e visto che nessuno ha il coraggio di ucciderlo, viene adottato dallo scienziato che seguiva il progetto.
Questo cucciolo si chiama Cesare, e nel suo DNA, in un qualche modo, sono rimasti i segni della sperimentazione. La scimmia è davvero molto intelligente, curiosa, e capace di cose davvero strabilianti. E' particolarmente attaccata al papà dello scienziato, anch'esso malato di Alzheimer. Un giorno questi - in stato confusionale - distrugge l'auto di un vicino... che ovviamente lo aggredisce e minaccia di chiamare la polizia. Cesare lo difende, lo aggredisce con violenza, e finisce per essere catturato dal servizio di accalappia cani.
Nell'habitat protetto, la scimmia impara a interagire con i suoi simili, a diventarne il capo, e a progettare una fuga collettiva!

Film davvero ben costruito. Le scimmie sembrano davvero vere. La computer grafica è talmente ben realizzata da essere indistinguibile dalla realtà. Tutto gira con maestria, tutto è presentato in modo da rendere credibile la vicenda. E le prospettive per il secondo film, che dovrei recensire a breve, sono aperte in modo saggio, al punto da non disturbare lo spettatore con un finale aperto.
Tutti i nodi vengono al pettine. I sentimenti ruotano profondamente nel cuore dei personaggi, e sono comprensibili il rancore e la delusione di Cesare. Dal nostro divano si vorrebbe gridare alla scimmia che è stata vittima delle circostanze, e che la sua rabbia è infondata, che a casa sua tutti gli vogliono ancora bene... ma ciò non è possibile, e Cesare fa le sue scelte.
L'unico momento che mi è parso meno credibile è la facilità con cui le scimmie riescono a prevaricare le forze dell'ordine. Il posto di blocco a metà del ponte ha poco senso. Soprattutto se si devono fermare dei primati in grado di arrampicarsi. La nebbia è propizia, ma l'elicottero, pur vedendo qualche scimmia muoversi in modo sospetto sui cavi del ponte, invece di avvisare gli uomini a terra, si espone sparando, compromettendo di conseguenza la sua posizione di superiorità. Ciò. comunque, non danneggia l'insieme, che funziona davvero bene, e si gusta dal primo all'ultimo minuto di pellicola.

Lo consiglio.


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Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

1 commenti:

  1. Concordo.
    Un buon film che ridà slancio ad una grande saga cinematografica.

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