giovedì 20 novembre 2014

Apes Revolution

Glauco Silvestri
Eccoci in un futuro prossimo. Quella che doveva essere la cura per l'Alzheimer si è tramutato in un virus mortale per gli esseri umani. La specie è decimata e le scimmie intelligenti capitanate da Cesare non hanno più contatti con gli umani da ben 10 anni. Vivono in pace, in una comunità nel bel mezzo delle foreste fuori San Francisco, e tutto sembra andare come dovrebbe... finché un giorno non incappano in un piccolo gruppo di umani che cerca di raggiungere una diga in alta montagna per riavere l'elettricità.
Panico, uno sparo, una scimmia a terra. Per poco non scoppia un vero conflitto tra scimmie e umani. Solo la presenza di Cesare permette che ciò non avvenga. Ma Koba medita vendetta per tutti i maltrattamenti subiti in laboratorio... e grazie a un manipolo di fedelissimi, riesce a eliminare Cesare facendo credere che siano stati gli uomini.
Da qui... ecco che scoppia il conflitto, e nulla può più fermarlo.

Apes Revolution è un buon film, che mantiene il livello del precedente episodio, anche se ne perde una parte di drammaticità. Uomini e scimmie sembrano incapaci di sfruttare la propria intelligenza, di avere chiusura mentale, di vivere come branchi di animali in costante pericolo. Ciò è comprensibile, ma è meno comprensibile che, in un momento di distensione tra le due specie, venga scelto di inserire nel gruppo di rappresentanza degli umani uno degli scettici. Così è incomprensibile come un personaggio come Koba riesca a offuscare oltre 10 anni di insegnamenti pacifici nel gruppo di scimmie capitanate da Cesare. Gli istinti dominano in questo film, e ciò è fondamentale per far sì che lo scontro tra le due specie abbia inizio. Del resto, illuminati o meno, è quasi scontato che due specie intelligenti nello stesso ambiente finiscano per lottare per il predominio. Per di più gli umani si arrogano il diritto e il dovere di riconquistare il loro ruolo di specie dominante. Insomma... c'è tanta carne al fuoco in questa pellicola.
Un film che si alterna tra scene di pathos, scene di violenza, scene drammatiche, e scene allegre. E' davvero completo, e le interpretazioni sono all'altezza della situazione, per quanto appaiano - come avviene spesso in questo genere di pellicole - stereotipate.
Tutto è scritto perché si segua un determinato percorso, e non c'è speranza, lo si intuisce sin dall'inizio del film, che tra scimmie e uomini ci possa essere convivenza. Peccato!

Comunque il film merita di essere visto. Se si è perso un po' di spessore rispetto al precedente, si guadagnano ottime scene d'azione, dove la CGI non è invasiva e si integra bene con la realtà.

Da vedere, specie se si è visto il primo film.


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Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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