martedì 7 ottobre 2014

War Games

Glauco Silvestri
War Games è un film che riguardo sempre volentieri. Per quanto abbia sulle spalle un'età ormai veneranda, e le tecnologie mostrate siano, ai nostri occhi, ingenue, la trama rimane solida, e capace di intrattenere.

David, appassionato di computer, decide di introdursi nei sistemi informatici della Protovision per avere un anteprima di una nuova serie di videogame previsti per la vendita nella stagione successiva. Per un caso fortuito, invece che violare il sistema della software house, entra nei sistemi di difesa dell'esercito americano, che da qualche tempo erano stati completamente informatizzati, e collegati a un super-computer progettato dal defunto Dott. Folken, esperto di intelligenza artificiale.
Trovata la giusta back-door, David avvia un gioco che poi si rivela tutt'altra cosa: Battaglia Termonucleare Globale. Il computer - diligente nel suo tentativo di vincere la partita - comincia a organizzare le forze armate americane per difendersi dall'attacco scatenato da David - che ovviamente aveva scelto come ruolo quello dell'attaccante, ovvero il lato sovietico del mappamondo.
L'FBI riesce a intercettare le ingerenze nel sistema da parte di David, lo arresta, ma ciò non ferma il super-computer, che continua nella sua simulazione... che però simulazione non è. E la catastrofe nucleare sembra ormai impossibile da fermare...

Come ho detto, nel film ci sono molte ingenuità. Del resto è pure vero che proprio in questi giorni la sicurezza del Presidente degli Stati Uniti è stata violata in modo davvero semplice e immediato (scatenando scandali, dimissioni, e parecchi dubbi...). In questo caso - tenete conto che il film è ambientato in un periodo precedente a internet - il protagonista riesce a contattare il computer della difesa semplicemente telefonandogli... come se fosse uno dei tanti home-computer con modem che giravano all'epoca, e dialogavano direttamente senza le infrastrutture che oggi conosciamo. Il protagonista, un giovanissimo Matthew Broderich, è davvero bravo nel suo ruolo. E così anche i comprimari. La struttura è semplice e prevedibile, ci sono tipici cliché anni ottanta, ed è evidentemente una pellicola di fantascienza per teenager, però tocca temi scottanti (la guerra nucleare, la sicurezza elettronica, eccetera eccetera) che oggi sono pane quotidiano nella nostra vita post 2000. E' per certi versi un film precursore, che a mio parere non dovrebbe essere preso sottogamba.

Da vedere!

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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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