venerdì 17 ottobre 2014

Il Negoziatore

Glauco Silvestri
Ammetto che avevo completamente rimosso questo film. Mi è capitato di vederlo qualche giorno fa, all'inizio credevo addirittura di non averlo mai visto prima, ma... pian piano, mentre la trama si dipanava, ecco che remote memorie affioravano.

Se pensate che sia la trasposizione cinematografica di questo libro meraviglioso (forse il più bello di Forsyth), vi sbagliate. Il Negoziatore - film - ci racconta le vicende di un Negoziatore della NYPD, Danny Roman, accusato ingiustamente di appropriazione indebita e... di omicidio del proprio compagno. Appena sposato, di fronte alla realtà del carcere, e sentendosi incastrato in un sistema tutt'altro che efficiente, decide di tornare al suo vecchio ufficio, e prendere come ostaggio il suo capo, e alcuni presenti a quell'ora. Il tutto per cercare - grazie al suo talento di negoziatore - di smascherare i veri colpevoli. Per ottenere il suo scopo senza venire eliminato prima dalla Swat pretende di negoziare la resa con Chris Sabian, uno stimato e metodico negoziatore che, al suo attivo, non è mai giunto alla forza bruta. Così inizia una sorta di partita a scacchi a tre, tra lui, il tempo, e Sabian...

Il film ha ingranaggi complessi per funzionare a dovere. I personaggi non ci vengono presentati degnamente. L'ingresso di Sabian, alter-ego di Roman, avviene solo dopo 20 minuti buoni dall'inizio del film. Di lui si sa solo quello che Roman stesso dice. Poi tocca allo spettatore il compito di costruirsi un'opinione sul personaggio attraverso una trattativa per certi versi surreale, lenta, e poco coerente con la realtà. Si percepisce che tutto gira in funzione di Roman, che lui ha le redini, che gli altri sono solo pedine sulla sua scacchiera. Il fatto è che certe situazioni, che potrebbero sbrogliare la matassa molto più rapidamente, sembrano sfuggire alla intelligenza lucida delle controparti. Tutto funziona come Roman vuole... Sarà per questo che durante la visione sono caduto in un dormiveglia nebbioso, o forse sarà colpa del periodo molto stancante che sto passando... chissà.
A ogni modo non mancano i colpi di scena, per lo più verso la fine.

Film così così. Si guarda. Non c'è il miglior Kevin Spacey, e non c'è il miglior Samuel Jackson. Soprattutto - da parte mia - c'è la delusione di non essermi trovato di fronte alla Spy Story di Forsyth.


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Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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