martedì 17 giugno 2014

Battle Planet

Glauco Silvestri
L'ho scoperto per caso, questo Battle Planet. La fame di fantascienza mi ha convinto a dargli una opportunità, così me lo sono guardato e... be' partiamo dalla trama.

La confederazione dei pianeti uniti sta combattendo una guerra impari contro il pianeta Acquarius. Come in tutte le guerre, anche in questo caso si suppone ci siano dei complotti sotto banco, un tradimento, e che l'incontro tra i delatori e gli ambasciatori di Acquarius debba avvenire su Terra 219, un pianeta neutrale su cui non è presente vita intelligente.
Per investigare su questo complotto, un capitano dell'esercito confederato viene mandato in missione solitaria. L'unico suo aiuto è una nuova tuta da combattimento, un mezzo computerizzato capace di proteggere e sostenere il soldato fino a missione compiuta. L'unico problema è che, una volta attivata, la tuta non può più essere tolta fino al ritorno alla base. Soprattutto, l'intelligenza artificiale che dirige la tuta non sembra poi così intelligente...
Il capitano Strider, giunto sul pianeta, si trova ad affrontare una situazione molto diversa da quanto gli è stato raccontato. Scova un Generale disertore... e i colpi di scena si sprecano, portando chi guarda il film verso un finale inaspettato e sorprendente.

Film sicuramente realizzato con un budget non troppo alto, che però non 'schifa' per una CGI povera da videogame anni 80. Diciamo che qui la CGI è tenuta in secondo piano, con le poche e inevitabili scene dove non si poteva fare a meno di mostrare astronavi (con grafica fine anni 90), alieni (quelli provenienti da Acquarius sono un pochetto surreali, con il casco pieno d'acqua), e ambientazioni spaziali.
Se però ci si concentra sulla storia, allora tutto cambia. La trama è complessa e interessante. Il rapporto tra il capitano Strider e la sua tuta da combattimento è interessante, surreale, drammatico e divertente allo stesso tempo. Ci sono scene che divertono, altre che inducono all'inquietudine. Non mancano gli scontri a fuoco, ma è senz'altro una pellicola di intelligence. Mi piacerebbe svelare qualcosa in più, ma rovinerei la sorpresa.
Gli interpreti sono interessanti, lavorano bene, e sono convincenti. Forse c'è qualche momento di lentezza eccessiva, ma tutto serve a costruire l'attesa, e la rivelazione finale.

Non sarà un capolavoro, ma lo consiglio.



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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