sabato 31 maggio 2014

Starship Troopers 3: L'arma Finale

Glauco Silvestri
Dovevo finire la trilogia... Però è evidente che c'è un calo drastico tra il primo film e questo terzo episodio. Starship Troopers 3, per lo meno, ci regala qualche risata... e forse è solo per questo motivo che sono riuscito a vederlo tutto; vi assicuro però che non è stata una passeggiata.

Verhoeven (n.d.r. non è il regista, lo 'presenta solo') ci presenta questo terzo film con una sorpresa. Johnny Rico ricompare in forma smagliante. Lola, invece, riappare muscolosa, con labbra a canotto, e praticamente irriconoscibile. Rico è comandante di una guarnigione sita su uno dei pianeti ripuliti dagli insetti e colonizzati da contadini. Oddio... non tutti gli insetti sono stati eliminati, ma l'esercito 'tiene botta' e respinge gli attacchi a suon di pallottole e colpi di mortaio.

Da parte loro, gli insetti, hanno nuove armi a disposizione. Sono una sorta di proiettili esplosivi biologici... va be'... La storia ci porta su questo avamposto quando una navetta con un vip-cantante-militare atterra per motivi di propaganda. Il vip manda in confusione l'intera struttura, tanto che all'improvviso si scatenano risse, Rico viene messo agli arresti, manca la corrente, gli insetti sfondano le difese e... l'intero pianeta cade sotto il dominio alieno. Tutto questo casino per portare Rico sotto corte marziale... solo che in realtà tutto ciò - e non si capisce bene perché - è una sorta di trucco per convincere il militare a capitanare una nuova squadra, con nuove armi, eccetera eccetera eccetera.

Non posso svelare troppo della trama perché poi va a finire che non lo guardate. E' evidente che fatica a stare in piedi, e la sola presenza di Casper Van Dien non tiene in piedi la pellicola. Ciò che funziona è l'aria da commedia che il film assume sin da subito. Sembra quasi una sorta di sequel sarcastico del film originale. Se i cinegiornali rimangono, essi hanno una impronta satirica. Scappa spesso la risata per certi dialoghi, per i riferimenti religiosi opportunisti, per le battute degne dei Monty Python... o per lo meno, che ci provano ad essere degne di loro.

Insomma... il film zoppica. Un po' annoia. C'è quel briciolo di ironia a salvare la baracca. Ma è evitabile.



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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