
L'astronauta Lee Miller, unico componente a bordo della ISS, perde improvvisamente contatto con il pianeta Terra. L'ultima comunicazione radio tra gli scienziati del Centro di Controllo Missione e la Stazione Spaziale chiedeva all'astronauta una serie di dati necessari a calcolare se la stessa ISS avrebbe potuto rimanere in orbita senza i correttivi che, saltuariamente, venivano eseguiti dal Controllo Missione... poi, il nulla. Cosa sia accaduto sul pianeta, Miller non lo sa. Riesce, ogni tanto, a ricevere qualche segnale disturbato. Il tempo passa, e la solitudine si impadronisce dell'astronauta, che comincia a perdere il contatto con la realtà. Poi... una registrazione arriva all'improvviso. E' un messaggio di scuse. Al Controllo Missione non possono fare nulla per lui. Sul pianeta sta... Passano gli anni, Miller tenta persino di suicidarsi lasciandosi andare in un EVA senza ritorno... ma il coraggio gli manca proprio al momento in cui c'è solo un moschettone da sganciare. E così persegue la sua missione, da solo, a bordo di una ISS abbandonata a sé stessa...
In
Love si suppone una improvvisa scomparsa dell'umanità. Non ci viene detto se si tratta di una guerra, una pandemia, o chissà cos'altro. All'inizio sembra che il fenomeno sia sotto controllo, poi all'improvviso tutto tace. Il film viaggia attraverso gli stati di razionalità, rabbia, depressione, follia, allucinazione, rinsavimento di un uomo abbandonato a sé stesso, chiuso in un ambiente isolato. Lentamente, l'unico motore che lo fa andare avanti è l'istinto di sopravvivenza. Un viaggio nella mente e nel corpo, un vero e proprio viaggio allucinante.
Il film, per certi versi, mi ha ricordato sia
2001 Odissea nello Spazio, sia
Solaris. I concetti base sono i medesimi. Il conflitto interiore della psiche umana in condizioni di isolamento. Ma se nei due film che cito è una entità esterna che proietta l'uomo oltre la sua fisicità, qui avviene tutto in una sorta di metamorfosi autoindotta. La musica,
una splendida colonna sonora, è il gancio trainante di questa evoluzione/mutazione/implosione. Un po' come avviene a Jack Torrance in
Shining. Ma anche in quest'ultimo film esiste uno stimolo extracorporeo, benché sovrannaturale.
Certo... per realizzare il film si sono presi alcune licenze descrittive, tra cui - quella fondamentale - di far scomparire il
veicolo di emergenza - ovvero unaa Soyuz modificata appositamente - sempre ancorata alla ISS e in standby permanente, così da poter garantire una via di fuga in caso sia necessario abbandonare la ISS in fretta e furia.
Ma questi sono dettagli secondari... Si tratta di una pellicola davvero meritevole, vincitrice di molti premi, e che vi consiglio di non perdere.
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About the Author
Glauco Silvestri /
Author & Editor
Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.
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