venerdì 24 gennaio 2014

Ogni Maledetta Domenica

Glauco Silvestri
Ogni Maledetta Domenica ci racconta la storia di Tony D'Amato, allenatore della squadra di football dei Miami Sharks. La stagione in corso è traumatica. Quattro sconfitte consecutive. La posizione in classifica è critica. La figlia del proprietario (deceduto da poco), Christina, bada solo ai soldi, agli incassi che calano al botteghino, al costo dei giocatori, ai capitali che vorrebbe raggranellare da sponsor eccetera eccetera, per cui fa il diavolo a quattro e minaccia di rovesciare completamente il team. A tutto ciò si aggiunge la sfortuna. Il quarterback ufficiale, Cap Rooney - 39 anni - rimane gravemente infortunato. 
Fortuna e sfortuna, perché dalla panchina compare il giovane, ambizioso e arrogante Willie Beamen. Sul campo diventa una star grazie alle sue capacità atletiche, ma negli spogliatoi fa il vuoto attorno a sé a causa del suo carattere ingestibile.
La storia diventa quindi complicata. Tony è attaccato dalla stampa per gli insuccessi sul campo; è attaccato dalla direzione perché - neppure troppo segretamente - vuole fargli le scarpe; ed è persino in difficoltà con la squadra che per via del comportamento di Beamen nei confronti dei suoi compagni. Il dramma è di difficile sbroglio... 

Io adoro i film sportivi. Solitamente lanciano una serie di messaggi che in genere, il cinema, tende a snobbare. Lo spirito di squadra, l'agonismo puro, i grandi ideali, la capacità di dare tutto sé stessi per uno scopo... questi sono alcuni ingredienti comuni in questa tipologia di film, ma soprattutto, è l'animo umano a brillare. Esso viene rappresentato nella maniera più cruda che io abbia mai visto. Lo sport è probabilmente uno dei motori che meglio rivela il carattere delle persone. Forse ,più in generale, è l'agonismo a ritrarre questo aspetto umano. A ogni modo, in questi film, è solito apparire l'uomo per ciò che è, mettendo a nudo le sue debolezze, i suoi pregi, e le sue zone d'ombra. E poi... be', lo ammetto, nei film sportivi ci sono sempre colonne sonore da urlo!
Questa pellicola, realizzata da Oliver Stone, è secondo me il non-plus-ultra dei film sportivi. A parte il fatto che abbiamo una inedita Cameron Diaz nelle vesti di una ragazza odiosa, arrogante, piena di sé, e senza scrupoli - davvero brava, per altro - c'è un perfetto Al Pacino (anche se è raro che io l'abbia mai visto fuori luogo in un film - forse in Heat, film osceno in cui il regista è stato strangolato dalla necessità di fare patta tra i primi piani di De Niro e Al Pacino) che ti fa amare uno sport tanto lontano dalle nostre abitudini, grazie ai suoi discorsi pragmatici, al suo atteggiamento paterno, e a quegl'occhi furbi che difficilmente puoi sottovalutare. E non voglio dimenticare Jamie Foxx, che ammetto non è mai stato nell'olimpo dei miei attori preferiti, ma che qui svolge un lavoro egregio.

In poche parole: Bellissimo!






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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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