venerdì 23 agosto 2013

Il Colore Viola

Glauco Silvestri
E' da molto tempo che ho Il Colore Viola in lista d'attesa. Qualcuno di voi avrà visto il film (che tra le altre cose rese famosa Whoopi Goldberg), altri avranno sia visto il film, sia letto il libro. Io ho solo ricordi sfumati della pellicola, che ho visto moltissimi anni fa (si parla del 1983) e non ho più avuto occasione di rivedere. L'occasione di leggere questo libro è giunta quasi per caso, spinto proprio dal colore viola, che piace molto a una persona a me cara.

Il libro narra di una ragazza Celie, siamo nell'America degli anni '20, violentata dall'uomo che credeva essere suo padre, privata dei due figli, sposata a un uomo che odia. Lei è una giovane donna di colore il cui destino gioca duramente con la sua vita. Oltre ai soprusi subiti, viene separata anche dall'amata sorella Nattie, che finirà missionaria in Africa. Per trent'anni Nettie scrive a Celie lettere che questa non riceve mai, mentre Celie, oppressa dalla vergogna della sua condizione, riesce a scrivere solo a Dio. Sarà l'amante del marito, una affascinante cantante di blues, a cambiare il colore della sua vita, insegnandole a ridere, giocare, amare.

E' una storia controversa, dura, in certi punti difficile da digerire. Era un'altra epoca, in un paese molto diverso - culturalmente - dal nostro. La schiavitù era stata abolita da poco e il servilismo dei neri era ancora... preteso dai bianchi. Celie nasce in un contesto davvero crudele, e la sua vita sembra accumulare solo terribili esperienze. Il romanzo fa arrabbiare nelle prime parti, perché lei non riesce a ribellarsi a quanto le accade; ma poi le pagine si avvolgono di speranza quando la vita di Celie, nonostante tutto, comincia a virare verso qualcosa di differente. Trent'anni sono tanti, la gente matura, comprende, capisce, e si rende conto che certe azioni terribili erano figlie di un'epoca, piuttosto che di una volontà dei singoli. E così c'è il grande abbraccio finale, la riconciliazione, la comprensione che si sviluppa attraverso la presa di coscienza di sé stessi e di ciò che circonda i personaggi. Il mondo si allarga. Tutto diventa più sfumato, e allo stesso tempo colorato, appetibile, disponibile.
E' un romanzo forte che forse vede l'unica sua debolezza nella struttura epistolare che lo determina. Non amo questo genere di stile narrativo, ma qui prende forma di una specie di diario, un diario a due caratteri, quello di Celie, e quello della sorella. Fatta l'abitudine allo stile spigoloso che l'autrice dona alla scrittura di Celie, tutto scorre in modo perfetto... da brivido, sia per ciò che viene raccontato, sia per come viene raccontato.

C'è un punto, in particolare, che mi ha fatto riflettere. E' il momento in cui i neri d'Africa raccontano a Nattie la storia di Adamo ed Eva, che è quella che conosciamo anche noi, ma che loro si sono tramandati in modo più... approfondito, tanto da affermare che in realtà Adamo non fu il primo uomo in assoluto, bensì il primo Uomo Bianco venuto al mondo. La cacciata dall'Eden coincide con la cacciata del diverso dai villaggi di neri... non è un caso, afferma la popolazione africana, che tra i neri capita nascano degli albini, ma non viceversa... da una coppia bianca non può nascere un bimbo nero. E' interessante, non trovate anche voi?

About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

1 commenti:

  1. Gran bel film, recitato benissimo se ci piacciono queste storie familiari...
    La tua finale è perfetta quanto il film..strano , ma vero!:::)))

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