mercoledì 3 luglio 2013

Gang Bang

Glauco Silvestri
Ma chi me l'ha fatto fare di leggere questo libro? Era lì, nella lista degli ebook da leggere. So cos'è una Gang Bang e mi chiedevo come Palahniuk avrebbe affrontato l'argomento... Be', ci vuole una bella pellaccia dura per affrontare un libro di questo tipo, ve l'assicuro.

Il libro ci mostra tre personaggi partecipanti alla Gang Bang del secolo. A organizzare la Gang Bang è Cassie  Wright, regina del porno con l'idea di chiudere in bellezza la propria carriera. Il suo scopo è quello di battere il record mondiale di Gang Bang e di farne un film. Seicento uomini sono i partecipanti di questa impresa, ma solo il numero 72, il 137 e il 600 compariranno tra le pagine del libro. Difatti il romanzo ci mostra le testimonianze in primo piano di questi tre stalloni. A rendere più interessante la vicenda è che tra loro siano presenti il presunto figlio (concepito sul set di un film porno e poi dato in adozione), e il padre dello stesso.
Ancora più sconcertante è il progetto di Cassie Wright di morire sul set di questa Gang Bang, così da creare scandalo al punto da rendere proibiti questo tipo di attività e, di rendere conseguentemente eterno il suo primato.


Appare ovvio che il libro è destinato a un pubblico adulto. I temi trattati sono affrontati con schiettezza, il degrado è tale da ricondurmi alla domanda posta all'inizio di questo post. Siamo nel back stage del film, e probabilmente è questo che fa storcere il naso maggiormente. Immaginate uno stanzone in cui sono rinchiusi 600 uomini che si preparano a una prestazione sessuale. Immaginate i tavolini con qualche vivanda, l'unico bagno, il caldo, il sudore, i preparativi, gli olii, i vestiti infilati in un sacco, e i sacchi impilati in un angolo. Immaginate attori del porno che finiscono di depilarsi i pettorali, uomini che s'ingozzano di pillole blu per evitare di fare "cilecca" davanti alla telecamera, l'odore di sudore, le creme abbronzanti. Immaginate una ragazza con cartelletta e pennarello che chiama gli uomini tre alla volta, per farli entrare a raffica uno dietro l'altro. Immaginate schermi appesi al soffitto che proiettano tutte le pellicole di Cassie Wright. E' uno spettacolo inquietante, assolutamente inquietante.


Eppure nel libro si nasconde qualcosa che ci costringe a proseguire. Perché non può essere tutto lì. Ci dev'essere qualcosa di più. E infatti c'è. Ci sono chicche curiose sulla storia del cinema, da attrici con la voce orrenda che volontariamente si mettono a bere tuorli d'uovo tritati per danneggiare le corde vocali e ottenere voci roche e sensuali, alle origini delle bambole gonfiabili, a... soprattutto ci si chiede: cosa accadrà quando il figlio entrerà nella stanza della madre, nudo come mamma l'ha fatto, davanti a persone che si aspettano che lui faccia determinate cose con la madre? E quindi si va avanti, si legge, nonostante tutto e tutti, e si cerca di tappare il naso, di non toccare nessuno, di non sporcarsi troppo, perché le descrizioni sono talmente nitide da far credere di essere presenti davvero all'interno di quello stanzone.
E' una lettura (come ho letto in alcuni commenti su Amazon) dolorosa. 

Non posso consigliare di leggerlo, ma se l'avete iniziato, probabilmente non riuscirete a smettere di farlo, per cercare di capire dove si vuole andare a parare. E' crudo, al vetriolo, fastidioso. 







About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

2 commenti:

  1. Non amo particolarmente Palahniuk, proprio per questo suo modo crudo di scrivere. Ho iniziato due suoi libri ma non sono mai riuscito ad andare oltre le prime 10-20 pagine. Per cui credo che, proprio questo romanzo, non lo sfoglierò neanche in libreria!

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    1. Palahniuk è tosto da digerire... ma la crudezza mi piace, per lo meno, presa a piccole dosi!

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