venerdì 3 maggio 2013

La ventisettesima Città

Glauco Silvestri
A volte ci sbatto contro a questo tipo di libri. Sulla carta hanno un potenziale notevole, poi ti deludono, eppure non ti concedono neppure il lusso di abbandonarli a metà.

La ventisettesima Città parla di St. Louis. Una città che per un certo periodo della sua storia era stata al quarto posto come importanza per le città americane, ma che poi è caduta in un profondo immobilismo, ed è finita ventisettesima.
Simbolo della città è Martin Probst, costruttore, autore della costruzione simbolo della città, ovvero l'arco. Quella struttura potrebbe essere uno sguardo verso un futuro differente, ma... anche Probst appare appesantito dalla responsabilità del proprio ruolo.
La città ha un nuovo sceriffo in città... ok, è il nuovo capo della polizia, e viene dritto dritto dall'India, ed è pure donna. Si chiama Jammu e la sua presenza potrebbe essere anch'essa simbolo di novità, ma... be' qui il discorso è più complicato.
La vicenda gira tutta attorno a un progetto politico davvero stupefacente, ovvero la ri-unione amministrativa tra contea e città. E' Jammu a volerla. Mentre Probst è contro.
Complotti, intrighi, gesti illegali, manipolazioni... questi sono gli ingredienti di questo romanzo, che continua a far orbitare la città tra i due fuochi sopracitati, ovvero Probst e Jammu.
E vorrei persino dirvi come va a finire, perché in fondo c'è una grande ironia tra le pagine di questo romanzo, una ironia che giunge al culmine proprio alla fine, nonostante sia già anticipata dalle prime pagine introduttive. Ciò che posso dirvi è che, alla fine, questa vicenda potrebbe ricordare il Gattopardo, e pure la politica del nostro bel paese... la frase è "cambiare tutto, perché nulla cambi". Ecco, l'ho detto.

Però sappiate che leggere questo libro è difficile. Ci sono sprazzi stupendi, ci sono momenti noiosi. C'è parecchia politica, una dose massiccia di introspezione, salti d'ambientazione che paiono violenti al lettore. Periodi lunghi in cui non accade pressoché nulla. Tradimenti che poi non si realizzano, sogni, ambizioni, caratteri spezzati, passati misteriosi, pistole, sesso... ma tutto accade e fugge via, tra pagine e pagine che paiono prendere tempo. E' per questo che non conquista, ma allo stesso tempo non permette di essere abbandonato.

Peccato!




About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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