giovedì 21 marzo 2013

Nemesi

Glauco Silvestri
Nemesi è il primo romanzo di Philip Roth che leggo. Sono sempre stato incuriosito da questo autore, ma fino a ora avevo sempre sfogliato i suoi romanzi con titubanza: fanno per me? Non fanno per me?
Rotti gli indugi, mi son trovato di fronte a un romanzo che racconta l'estate del 1944 (ricordate che vengo da un altro romanzo ambientato negli stessi anni?) in una comunità ebraica degli Stati Uniti.
Mr. Cantor è un ragazzo prestante. Un fisico atletico, un carattere forte, un estremo senso di responsabilità. Lui si occupa dei ragazzi al campo giochi della scuola locale. Gode della fiducia di tutta la comunità, ma lo scoglio che deve affrontare ogni giorno è lo spettro della Polio, che in quella estate fu davvero funesta in America.
Tutto sembra andare bene, quando un gruppo di immigrati italiani decidono di "invadere" la comunità (fino a quel momento rimasta immune dalla malattia) per portare la Polio anche agli ebrei. Mr. Cantor affronta questo gruppetto di bulli, tutto sembra finire per il verso giusto, ma dopo due giorni, due ragazzini si ammalano.
La malattia prosegue e miete vittime. Mr. Cantor si sente responsabile, impotente... e alla fine persino spaventato. Decide di abbandonare il lavoro per raggiungere la propria fidanzata in un campo estivo... ma la Polio non smette di perseguitarlo e arriva fino a quel campo.

Non starò a raccontare il seguito della storia per non rovinare l'empatia che i personaggi creano con il lettore. Il romanzo è scritto con semplicità, come fosse una semplice testimonianza, ma crea una struttura talmente solida attorno a questo ragazzo da far sì che esso diventi un persona reale, un conoscente, un ragazzo con cui ci si scambierebbe tranquillamente due parole ogni giorno. Lui è il classico bravo ragazzo. Lui si preoccupa più degl'altri che di sé stesso, e ciò lo conduce a vivere un inferno terribile... che ribadisco... non voglio svelare.

Una storia commuovente, scritta con maestria, davvero toccante. Che fa pensare.


About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

1 commenti:

  1. Philip Roth è uno degli autori che amo tantissimo. Ho letto quasi tutti i suoi romanzi, quelli che mancano sono già presenti nella mia libreria, pronti per essere assaporati. A parte Nemesi e Indignazione (che consiglio caldamente), la cosa che mi affascina in questo scrittore è la capacità di riproporre sempre lo stesso personaggio, analizzato, vivisezionato in ogni fase della sua vita, da giovane, da vecchio, da bambino. Il protagonista è sempre lui, lo scrittore ebreo Zuckerman, impigliato negli interrogativi dell'esistenza, messo a confronto con la pochezza materiale dell'essere umano, una bestia spesso malata ed egoista. Il suo lavoro, colto nell'interezza di tutti i suoi romanzi, è come un cerchio che riconduce a se stesso.

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