martedì 8 gennaio 2013

H2Odio

Glauco Silvestri
H2Odio è un film tutto particolare nello scenario italiano. Mai comparso al cinema per volere della produzione stessa, è andato in circolo grazie a un marketing mirato offerto da La Repubblica e L'Espresso.

Si tratta di una pellicola molto ambiziosa, dai temi forti, e un'idea piuttosto intrigante.
H2Odio potrebbe essere considerato un film horror, o forse anche un film drammatico. Al centro dell'intera vicenda c'è Olivia, una ragazza che sin da piccola soffre di una malattia nervosa a causa della sua gemella evanescente*.
Questa ragazza raggiunge il tracollo quando decide di escludersi per un weekend dalla società, e di andare su una piccola isola dove sorge una vecchia casa di famiglia. Non ci va sola. Quattro sue 'amiche' (se così si possono definire) la seguono con la scusa di dedicarsi completamente a una dieta estrema a base d'acqua. Per tutto il weekend le ragazze si nutriranno solamente bevendo acqua naturale, e compensando la mancanza dei sali minerali essenziali con liquirizia pura. La dieta è tremenda, la scelta di fare questo sacrificio nella vecchia casa di Olivia lo è altrettanto perché questa risveglia i ricordi ancestrali di questa gemella evanescente. Quando però le viene scoperto il tradimento delle amiche, che di nascosto divorano merendine a go-go, allora accade il peggio.

Di questo film colpisce sia lo stile narrativo scelto dal regista. L'immagine appare sul video come una sorta di piccola diapositiva in movimento, con ampie bande scure tutt'attorno. Ciò concentra l'attenzione sui dettagli, e non disperde la visione a causa dell'ambientazione tanto particolare. I personaggi sono davvero peculiari. L'amicizia sembra apparenza pura. Ognuno pensa per sé, e addirittura Olivia pare in posizione di svantaggio sin dall'inizio di tutta la vicenda.

Ci sono scene intense che lasciano il segno:

  • Il momento in cui Olivia estrae dalla propria spalla un dente della sua gemella evanescente comprime lo stomaco.
  • Il bacio tra due ragazze dove una, affamata, strappa a morsi un labbro dell'altra fa spalancare gli occhi dallo stupore.
L'acqua è sempre al centro dell'attenzione. L'isola è circondata dall'acqua e grazie ad essa è isolata completamente dal mondo. La dieta è a base di sola acqua. Nei deliri di Olivia la pioggia diventa sangue. E la piscina vuota di fronte alla casa simbolicamente rappresenta la mancanza fisica di un qualcosa che però è percepito dal personaggio principale.

Infine... l'uso sapiente del gemello evanescente è davvero un colpo da maestri. Olivia, già traumatizzata per il suicidio della madre, è costretta a portare dentro di sé qualcosa di estraneo e inquietante. La ragazza è instabile, asociale, e mantiene l'equilibrio solo grazie a terapie psicologiche e farmaci.

E' interessante la presenza di Platinette nella efficacissima figura dello psicologo; mentre il regista, Alex Infascelli, vi è noto sicuramente per Almost Blue (pellicola tratta da un romanzo di Lucarelli).

Per concludere, H2Odio è un film intenso e potente. Lo consiglio assolutamente.


Fonte: qui.



* In ambito medico, si parla di gemello evanescente quando si presenta una gravidanza multipla nella quale soltanto uno dei feti completa il processo della nascita, mentre l’altro non si sviluppa e infine svanisce. A volte capita che l'unico nato mantenga nel corpo piccole parti dell'altro feto. 


About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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