mercoledì 6 gennaio 2016

La Posa B - #Corso #Fotografia

Glauco Silvestri
Qualche mese fa abbiamo affrontato la fotografia con la macchina impostata completamente in manuale. Esercitandovi con questa tecnica, o anche con quella in priorità di tempi, avrete notato che la regolazione dei tempi oscilla tra 1/8000 di secondo e i 30 secondi.
Si tratta di un arco di valori più che sufficiente per poter ottenere una buona esposizione in un qualunque momento della giornata, dal tramonto all'alba, e dall'alba al tramonto; però possono esistere situazioni in cui potrebbe divenire necessario avere tempi di esposizione più lunghi... A me viene in mente l'astro-fotografia, ma anche la fotografia creativa - il cosiddetto light painting - o qualunque cosa vi possa venire in mente di fuori dall'ordinario, di sicuro potrebbe non accontentarsi dei 30 secondi di esposizione.
Per assolvere a queste necessità esiste la Posa B, altrimenti nota come Bulb (n.d.r. Perché nelle prime macchine fotografiche veniva azionata da una sorta di pompetta manuale, tipo quelle per soffiare via la polvere dagli obiettivi, la cui pressione andava ad azionare una valvolina collegata direttamente con l'otturatore).

In alcune reflex questa impostazione la si può scegliere direttamente dalla ghiera di selezione delle modalità di scatto, è la lettera B, di solito posta a fianco della M.
In altre reflex, come nella mia EOS700D, la si seleziona quando si è in Manuale, aumentando il tempo di scatto oltre i 30 secondi.
La Posa B non può essere usata tenendo la macchina fotografica in mano.
Vi servirà necessariamente un buon treppiede, e un comando remoto. Altrimenti otterrete foto disastrosamente mosse.

Come funziona? Detta in soldoni, l'otturatore rimane aperto finché il tasto di scatto rimane premuto. Se si usa un comando remoto, si può fare in modo che con un click si apre l'otturatore, e con un altro click lo si richiude.

Note Pratiche: Mantenere aperto l'otturatore, fare uno scatto più lungo di 30 secondi, tende a far scaldare il sensore. Ciò provoca delle piccole aberrazioni cromatiche dovute alla temperatura, dei puntini colorati sparsi qua e là sul fondo buio della foto. Le reflex moderne sono già predisposte per ovviare a questo problema creando un Dark Frame (n.d.r. lo vedremo meglio quando parleremo di fotografia astronomica). Quest'ultimo è un fotogramma completamente buio, scattato per la medesima durata dello scatto fatto in posa B. Questo fotogramma viene usato dalla macchina fotografica per identificare le aberrazioni sulla foto vera e propria, ed eliminarli in automatico. Questa funzione è solitamente attiva (n.d.r. La EOS700D ha due modalità: sempre attivo, o attivo in automatico... ovvero solo quando la macchina rileva il surriscaldamento del sensore), ma si può disattivare nel caso il fotografo voglia sfruttare l'attimo per ottenere più fotografie del soggetto. Poi, in seguito, il dark frame deve comunque essere realizzato a mano, scattando una foto della medesima durata di quelle fatte in posa B, usando l'obiettivo coperto col tappo.

A cosa serve la Posa B?
  • Negli scatti notturni, non solo astronomici, ma anche paesaggistici... Magari per giocare con la luce dei fari delle auto per ottenere scie variopinte.
  • Negli scatti diurni, con l'ausilio di un filtro ND, per eliminare le persone da una scena.
  • Negli scatti creativi realizzati in studio, come il già citato light painting.




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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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