mercoledì 13 gennaio 2016

Bokeh - #Corso #Fotografia

Glauco Silvestri
Ho sempre vissuto la Fotografia come una esperienza personale. Frequento di rado i forum, leggo qualche articolo online dedicato alla fotografia, ma di solito non passo troppo tempo a consultare il web per questa mia passione. Però, per molto tempo, c'è stato un termine che mi ha sempre incuriosito, e che per motivi misteriosi ho sempre rimandato di approfondire, ovvero Bokeh.
E' un termine giapponese che descrive la 'confusione mentale', e che in fotografia è stato associato alla sfocatura.
Io adoro le sfocature. Cerco sempre di utilizzarle nelle mie foto. Il termine Bokeh identifica proprio la resa dello sfuocato, ovvero la sua qualità, la sua bellezza. Questo termine entra nel gergo fotografico nel 1997, quindi in un periodo relativamente recente. Da quel momento la sfocatura è diventata una tecnica fotografica vera e propria, tanto che le stesse case fotografiche hanno cominciato a studiare gli obiettivi in modo tale da avere una maggior resa sullo sfuocato.

Abbiamo già parlato di questa tecnica in più occasioni. Per ottenere un buon sfuocato è necessario lavorare in priorità di diaframma, o con dei teleobiettivi (n.d.r. è su queste tipologie di ottiche che i costruttori hanno cercato di enfatizzare il bokeh). 
Bokeh in priorità di diaframma
Il concetto base è avere una buona padronanza della profondità di campo.
In priorità di diaframma possiamo agire in due modi:
  1. Aprire al massimo il diaframma, e poi posizionare il soggetto esattamente nel punto di fuoco (n.d.r. calcolabile con apposite App facili da trovare negli store, anche gratis). In quel caso, ricordate, l'immagine verrà con uno sfondo sfuocato, ma anche con alcuni elementi sfuocati davanti al soggetto.
  2. Regolare tempo e diaframma in modo da ottenere il giusto effetto (n.d.r. in questo caso diventa necessario fare qualche prova). Il risultato sarà pressoché analogo. Questa tecnica viene usata quando il soggetto non si può muovere, e anche il fotografo non può disporsi come meglio crede.
Bokeh con un teleobiettivo
Con un teleobiettivo, invece è più facile, perché avendo una inquadratura più stretta sul soggetto, tutto ciò che sarà alle sue spalle sarà sfuocato. In teoria anche tutto ciò che è davanti al soggetto sarà sfuocato, ma con focali molto lunghe, si vedrà solo il soggetto, e non quello che sta davanti a lui.

Usare il teleobiettivo è sicuramente più semplice, ma in realtà ognuna dei due metodi porta a risultati differenti, per cui è necessario valutare in anticipo come agire di fronte al soggetto che si desidera immortalare. 

E' anche possibile mescolare le tecniche. Usare un teleobiettivo per inquadrare il soggetto, e allo stesso tempo eseguire lo scatto in priorità di diaframma così da avere maggiore padronanza sull'effetto sfuocato.
Bokeh ottenuto con priorità di diaframma, e un teleobiettivo
E' importante avere fantasia, immaginare il risultato, e di seguito, tentare di ottenerlo con i mezzi che si ha a disposizione. 
Il Bokeh può essere applicato a ogni tipologia di foto, dalla macro-fotografia, ai ritratti, fino alle fotografie architettoniche. E' una tecnica capace di mettere il soggetto in risalto, di renderlo molto più attraente, e di attirare l'attenzione. Per di più non è neppure troppo complicata da padroneggiare.



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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