mercoledì 10 giugno 2015

Il Corredo Fotografico (parte 1) - #Corso #Fotografia

Glauco Silvestri
Per essere bravi fotografi non occorre avere un armamentario tale da riempire un Fiat Ducato. 

Alcuni fotografi famosi sono noti per scattare foto usando solamente un pancake da 50mm, mentre altri scelgono accuratamente cosa prendere con sé in base a quello che è il loro 'progetto fotografico', evitando così pesi inutili sulle spalle. E' comunque evidente che bisogna avere un po' di attrezzatura, per lo meno quella necessaria a ottenere gli scatti che si desidera realizzare. Poi... Magari... A seconda delle occasioni si lascia a casa qualcosa, per poi pentirsene quando si è a destinazione, specie se non si ha un 'progetto' in mente, specie se si fanno foto senza una idea di ciò che ci si troverà davanti.

Il mio consiglio, di conseguenza, è quello di avere le idee ben chiare, e magari di progettare la sessione fotografica, così da essere pronti e attrezzati per ciò che vi aspetta.

Io che cos'ho? Come vi avevo anticipato qualche post fa, molta della mia attrezzatura viene dal mio passato di fotografo con reflex a pellicola. La già citata EOS700D è indispensabile. 
  • Le ottiche a mia disposizione sono quattro: uno zoom grand'angolo EF 22-55mm USM, un 35-80mm USM, un 70-200mm USM, tutti originali Canon. Sono obiettivi vecchiotti ma efficienti. Preferisco avere tre zoom con una estensione corta che gli super zoom a lunga focale che vanno di moda oggi. Questi ultimi sono molto pratici, e soprattutto trasportabili, hanno persino una luminosità maggiore dei miei vecchi obiettivi, ma quando si va dai 18mm fino ai 200mm, si finisce sempre per non ottenere prestazioni di buon livello, c'è rischio che si creino effetti vignettatura, o delle aberrazioni cromatiche, o altri difetti poco graditi, a causa del numero di elementi all'interno dello zoom, e persino problemi di messa a fuoco, specie in automatico. Insomma, o si ha la possibilità di spendere cifre importanti o è meglio spezzare e portarsi dietro obiettivi 'più corti' ma più efficienti. Io, poi, già li avevo... Altrimenti, forse, avrei optato per questo, lo ammetto (n.d.r. la praticità* non va comunque mai sottovalutata, anche perché più roba si ha con sé, più peso si porta sulle spalle).
    Ho detto quattro ottiche, per cui ne manca una. Si tratta di un Samyang 500mm F/6,3 manuale, a cui ho abbinato un duplicatore di focale 2x della stessa marca. Questo giocattolo l'ho preso per l'appunto per giocare. Non me lo porto certo in ferie, ma se voglio fare delle foto naturalistiche, o qualche fotografia astronomica, è la morte sua (e poi è completamente manuale, usarlo risveglia l'istinto del fotografo, e per una volta manda in pensione gli automatismi). Qualche settimana fa ho mostrato una foto della luna scattata proprio con questo obiettivo.
  • Ho un mirino ad angolo retto. Questo qui, della Polaroid, preso di recente perché... be', fotografare il cielo tenendo l'occhio sul mirino normale della macchina fotografica mette a dura prova la mia cervicale. Non costa molto e mi consente una postura più comoda. Un must have!
  • Ho due cavalletti. Un GorillaPod DSLR che mi porto sempre dietro, e un treppiede Ravelli davvero solido che uso principalmente in abbinamento al Samyang (a questo proposito, le foto alla Luna citate poco fa son state fatte con un treppiede più leggero e portabile, ma davvero instabile sotto il peso della macchina... treppiede che ho mandato in pensione non appena mi è arrivato il Ravelli).
  • Il telecomando non è fondamentale, ma utile quando non si vogliono vibrazioni al momento dello scatto, in più l'avevo già all'epoca della mia esperienza con le reflex a pellicola. Ce ne sono tanti in commercio, costano poco, io ho questo.  
In genere l'attrezzatura che porto sempre con me è composto dalla macchina, i tre obiettivi Canon, e il GorillaPod. 
Uso una borsa della Lowepro, la Sling 3, davvero molto comoda, perché può portare anche oggetti che non hanno a che fare con la fotografia, non è ingombrante, e può essere indossata sia come mono spalla, sia come borsa a tracolla. In più, la parte che contiene l'attrezzatura fotografica può essere tolta, così da usare tutto lo spazio per altri tipi di oggetti.
Uso anche uno zaino, sempre Lowepro, il Photo Sport 200 AW, comodo in escursioni che durano una o più giornate perché, oltre ad avere uno spazio per la macchina fotografica accessibile dal fianco, ha molto spazio per ciò che può essere utile durante l'escursione, dalle bacchette per Nordic Walking, alla Camel Bag, ed è persino munito di un fischietto di emergenza, e di una protezione in tela in caso di pioggia estrema.
Ho anche una custodia in neoprene per la reflex, questa, utilissima per proteggere la macchina fotografica quando esco solo con corpo macchina e un solo obiettivo. Ho preso la misura più grande, così da potermi portare dietro il 70-200mm, ma in realtà in quel tipo di occasioni esco sempre con il 35-80mm. In realtà ne avevo già una vecchissima ereditata sempre dall'epoca della pellicola, ma si è rotta l'estate scorsa in trentino, durante una escursione, per cui ho dovuto sostituirla.

Che cosa ho e non uso?
  • Un flash Speedlite (non questo, ma un suo predecessore diretto) che è fermo da un decennio, e l'ultima volta che l'ho innestato sulla macchina fotografica, di recente, non si è neppure acceso... difatti è sulla via del bidone della spazzatura. E dubito che ne prenderò uno nuovo perché l'ho usato molto raramente, e posso farne tranquillamente a meno.
  • Tre filtri: Un filtro UV da 52mm, un filtro Polarizzatore da 52mm, e uno da 58mm (per il 22-55mm). Ci giocavo molto quando ero più giovane. Con il digitale i filtri hanno perso molto del loro scopo. Certo… Il Polarizzatore è ancora utile in alcuni casi, per ridurre la foschia, o per scattare foto alle vetrine ed eliminare i riflessi, per cui non è proprio vero che non lo uso più. Diciamo che lo uso di rado.
Lo so, sembra tanta roba, ma non la uso mai tutta assieme. Per di più ognuno dei pezzi che possiedo ha uno scopo, visto che ho interessi divergenti nell'ambito della fotografia. I ritratti li faccio con il 35-80mm; per le foto architettoniche/paesagistiche uso il 22-55mm, mentre per le foto naturalistiche è necessario il 70-200mm, se non addirittura il Samyang (con cavalletto e telecomando), che poi è l'unico obiettivo che ho acquistato assieme alla EOS700D. Se date una occhiata alla mia pagina Flickr scoprirete che amo tutte e tre le discipline, per quanto - probabilmente - in questi ultimi tempi dedichi la maggior parte del mio tempo agli scatti naturalistici. Ciò mi costringe ad avere una attrezzatura tale da poter soddisfare ogni mia esigenza. Ma se avessi interessi più specifici, alcuni degli elementi in mio possesso non sarebbero necessari.

In conclusione: è da evitare l'entusiasmo per la nuova passione, e la corsa agli armamenti. Pensate attentamente a ciò che volete fotografare, e procuratevi solo quanto vi è veramente necessario. Il resto è peso in più che vi farà sudare senza regalare soddisfazioni.




* Vale la regola del: l'obiettivo montato non è mai quello che ti serve. A me capita quando vado in mezzo alla natura e noto in cielo un fenicottero, o un airone, o un falchetto. Puntualmente l'ottica montata sulla macchina è la più lontana, come focale, a quella che mi sarebbe utile per immortalare il soggetto. In questi casi uno zoom a lunga escursione sarebbe perfetto, perché tempo di cambiare obiettivo, e il soggetto se ne è già andato.

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Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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