mercoledì 29 gennaio 2014

Musica dal Passato

Glauco Silvestri
E' qualche giorno, che nelle mie corse serali, ho ripreso ad ascoltare vecchie cassette. In cantina ho uno scatolone pieno. Vengono da un epoca ormai lontana, quando la musica era distribuita con dischi in vinile e audiocassette fragilissime. Correre con quella musica alle orecchie è una stranissima sensazione. E' come correre verso il passato, o forse, correre via dal passato (a seconda, immagino, del momento in cui si corre).
Di sicuro è un viaggio pressoché unico.
Osservo quelle cassette... dentro lo scatolone c'è la mia adolescenza, e anche qualcosina di più. Si arriva - più o meno - a metà degl'anni novanta. Ci sono alcune audiocassette con le sigle dei cartoni animati che guardavo da bambino. I primi album di Vasco, registrati dalla collezione di un collega di mio padre; Camper - di Vecchioni - che ho ascoltato mille volte nel periodo del Militare, facendo avanti e indietro in treno da Roma; Terremoto dei Litfiba, fattami da Marzia; Rocky IV, fattami dall'Ornella; la compilation che ascoltavo sempre nei militari, assieme a Mirko; tre cassette con i brani dei Dio Poss e dei Gerakj, un gruppo formato da alcuni miei amici; una cassetta con brani degl'anni '60 che ascoltavamo a Venezia, durante la gita ai tempi delle superiori; Uomini Soli, dei Pooh, che ha significato davvero molto per me; Sono Donne, della Steve Rogers Band, di cui Donato conosceva ogni brano a memoria; tantissime tantissime cassette che hanno segnato un epoca, e sono state il metronomo del mio crescere. 
Mancano solo le compilation registrate la domenica da radio Tombo (oggi scomparsa), che trasmetteva tutto il pomeriggio senza pubblicità, e che ascoltavo quando dovevo studiare, ai tempi delle medie. Cassette rovinatissime, che l'altra sera - mi piange ancora il cuore - ho deciso a malincuore di buttare.

E' riorganizzando quelle cassette, tornando ad ascoltarle, che mi sono reso conto di quanto tempo sia passato, di come sia passato, e di ciò che ho vissuto negl'anni in cui le ascoltavo. Sono... testimoni preziosi, ed è davvero bello poterle riascoltare, correndo, la sera. E' una sensazione che aiuta a scaricare tutte le tensioni, e fa apprezzare la vita.





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Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

2 commenti:

  1. come ti capisco! ho passato l'adolescenza a costruirmi una discoteca su vinile e musicassette passando i pomeriggi a registrare nella mia stanzetta: pink Floyd, Genesis, Guccini, De Andrè, jazz, come fare a ricordarli tutti! e le musicassette mi hanno accompagnato fino all'arrivo dei cd. ho sempre viaggiato moltissimo in auto (prima!) e riuscivo a passare più tempo in auto che a casa, quindi la musica era l'unica consolazione (non mi sono mai piaciute le radio, anche se ci ho lavorato per quasi tre anni). Ho smagnetizzato decine di cassette rimaste sotto il sole in auto. Poi i traslochi, ho cominciato col vendere i vinile (300 dischi jazz, 250 musica classica, tutto il resto: gruppi, cantautori, ecc. li ha presi mio fratello), e alla fine per questioni di spazio in cantina e anche perché ormai non avevo più un supporto per l'ascolto, ho dovuto gettare nel cassonetto 5 scatoloni di musicassette! Lo stesso ho dovuto fare qualche tempo dopo con le videocassette: collezioni intere di Totò, pozzetto, verdone, w. allen, troisi, centinaia e centinaia di ore di registrazione dalla programmazione notturna della tv (chissà pertché le cose migliori le danno alle 3 di notte!). nonostante tutto, anche se non ho più un lettore di video, ho conservato una decina di vhs "in memoria": c'è Gandhi, The blues brothers, qualche w. allen, troisi e un totò.

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    1. Anche io, piano piano, sto cominciando a buttar via materiale. I vhs son già spariti tutti, tranne il cofanetto di Don Camillo, che fu un regalo, per cui lo tengo per motivi affettivi. I vinile, per la verità pochi, giusto una cinquantina, sono ancora nel mio salotto. Fino a un paio d'anni fa avevo ancora un piatto su cui farli suonare, ma rotto quello - e abbandonato lo stereo per la musica digitale - oggi fanno solo da arredamento (ma quanto dureranno ancora?).
      Le cassette rimaste sono quelle in fotografia... non hai idea di quante son finite nel bidone, e lo ammetto, non le ho mai neppure contate per non spaventarmi. I cd sono ancora nelle torri portacd... ma anche quelli non li ascolto più (vedi sopra, musica digitale), e quelle torri mi son sempre di più in mezzo ai piedi. L'altro giorno, pulendo casa, ne ho urtata una maldestramente ed è volata a terra... un disastro!
      Con la primavera spariranno pure quelle, e i cd andranno a far compagnia alle cassette.

      Se penso a quanto ho speso in vhs, in cassette, in cd, in vinile... e ora piano piano va tutto a finire nel bidone, sigh! Ma chi ce l'ha la voglia di andare alla fiera del disco per venderli, un titolo alla volta, poi? E' improponibile. E pure le aste ebay non hanno molto senso, è più il costo di spedizione che il valore degli oggetti. Sigh...

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