Ultima tappa del nostro bel viaggio sul lago di Idro. Il paese di Bagolino è a 9 km dal B&B in cui abbiamo dormito. Un paesino arroccato sulle montagne, famoso per il suo carnevale, e con una chiesa che da sola merita la visita. In realtà il borgo è splendido, ricco di stradine strette, di sali e scendi, di scorci incredibili, e... Qui fanno il Bagòss, un formaggio stagionato davvero buono.
Bello eh...
Tutti i contenuti foto e video sono stati realizzati con il mio fedele iPhone. Le riprese col drone sono state realizzate con un HoverAir X1.
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Secondo giorno sul Lago di Idro. Oggi ci rechiamo ad Anfo con l'intenzione di visitare la Rocca (Spoiler: No, non la visiteremo, bisogna prenotare e... No, non è un semplice castello, è una struttura enorme e il giro completo richiede più di 4 ore! Per cui, prenoteremo, e torneremo solo per lei!), e poi fare un giro per il paese.
E invece?
Abbiamo fatto un giro breve del paese...
E poi siamo partiti a piedi, lungo il lago, per raggiungere Lemprato (Idro), proprio in "fondo" al lago. Il giorno prima eravamo in "cima", a Ponte Coffaro, in questa giornata andremo proprio sul lato opposto.
Una volta usciti da Anfo ecco che riusciamo a vedere la Rocca nella sua completezza!
Camminando lungo il lago abbiamo avuto anche un piccolo déjà vu: Non sembra di vedere un fiordo norvegese?
Il percorso non è tutto liscio come l'olio. Da asfaltato diventa sentiero, da sentiero diventa pietraia, e in alcuni punti, se ci fosse più acqua, non sarebbe neppure praticabile senza scarpe da scogli e con le caviglie a mollo... Poi però torna l'erba, e il nostro piccolo Sansone ha deciso che voleva riposarsi su una bella panchina scolpita nel legno!
Quando arriviamo a Pieve Vecchia è ora di fare una sosta mangereccia. Qui i ristoranti chiudono presto, per cui, se proseguissimo fino a destinazione, rischieremmo di non trovare da mangiare, a parte qualche chiosco o bar che probabilmente non avrebbe nulla di compatibile con le intolleranze alimentari che abbiamo in accollo.
Ne approfittiamo per scattare un paio di foto. Poi andiamo a mangiare, e mentre siamo al coperto, ecco che piove. Ma dopo pranzo il cielo si apre e noi arriviamo a destinazione... Quasi! Perché la nostra meta è una, e una soltanto...
... Ovvero la "Panchina dell'Amore"!
Peccato solo che questa panchina sia proprio in mezzo a un parcheggio... Va be'!
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Finalmente siamo di nuovo fuori città. Precisamente, sul Lago di Idro,
proprio di fianco al più famoso Lago di Garda. Oggi vi porto a
Ponte Caffaro, in "cima" al lago. Questa località mi ha colpito per il fatto che è
tracciata dal confine tra Lombardia e Trentino Alto Adige.
Il nostro percorso parte dalle spiagge del lago, e segue un corso d'acqua che
alimenta il lago, e che traccia proprio questo confine, fino a un ponte... Le
case di là dal ponte sono in Trentino, quelle dal nostro lato sono in
Lombardia. Storicamente questo ponte è stato un punto critico... E ai primi
del novecento separava l'Italia dall'Austria. Immaginate cosa possa essere
accaduto in questa località quando scoppiò la prima guerra mondiale...
Il percorso è molto semplice nel suo primo tratto, percorribile da tutti, in
piano, con panchine e fontanelle per fare una sosta. E l'ambiente è davvero
piacevole per passeggiare. Poi... Ahimè abbiamo trovato la strada chiusa a
causa di lavori di ripristino proprio all'altezza del Ponte.
Visto che era mezzogiorno, abbiamo pensato di allungare un pochino il
percorso, di passeggiare per il paese, e cercare un ristorante dove
pranzare.
Dopo pranzo... Eccoci di nuovo al Ponte. Non può mancare un monumento in cui
si ricorda che coloro che erano amici, da un giorno all'altro, hanno
cominciato a spararsi addosso a causa della Prima Guerra Mondiale...
Seguiamo ancora un attimo il corso d'acqua, raggiungiamo la centrale
elettrica alimentata da delle condotte forzate che arrivano dalla cima dei
monti che ci circondano, e si comincia a salire. La strada è asfaltata, poco
frequentata, ma ci tocca tenere Sansone al guinzaglio... Non si sa mai che
non sbuchi un'auto all'improvviso.
Finalmente il percorso diventa sterrato. E' ancora carrabile, ma immaginiamo
serva per fare manutenzione alle condotte dell'acqua, che incontriamo lungo
il nostro percorso.
Qui bisogna girare a sinistra. Il cartello è un po' ambiguo, e noi...
sbagliamo quasi a posta, attratti da un sentiero che segue i tubi e si
immerge nel bosco. Camminiamo una bella mezz'ora ed è piacevole allontanarsi
dalla civiltà e poter ascoltare i rumori della natura, ma a un certo punto
il sentiero diventa un po' pericolosetto. E' stretto, cammina a mezza costa,
non ci sono più indicazioni... Dove stiamo andando? Meglio tornare sui
nostri passi per ricollegarci con quando volevamo davvero percorrere.
Dopo aver superato un bel prato con alcune belle case di montagna, qualche
opera d'arte in legno, ecco che si scende nuovamente. Torniamo nel verde, da
un lato abbiamo la roccia viva, dove troveremo anche un piccolo presepino,
dall'altro le piante e... di nuovo, un bel salto ripido verso la valle e il
lago. A un certo punto si apre uno spiazzo con una vista spettacolare...
Le piante sono ancora un po' altine per riuscire a fare una foto che
abbracci tutta Ponte Caffaro e il lago, per cui lancio il dronino e scatto
una foto da qualche metro d'altezza in più!
Questa è praticamente l'ultima foto. Seguendo il sentiero arriviamo a un
piccolo cimitero, da lì, un sottopasso pedonale ci permette di superare la
strada provinciale, e di tornare alla spiaggia in pochi minuti.
Davvero una bella escursione, praticamente per tutti. Tenete giusto
conto della salita iniziale, e la conseguente discesa alla fine, entrambe
abbastanza ripide. Senza foto, senza pranzo in paese, senza fuori-pista,
camminando con passo da turista che osserva ogni dettaglio, non dovreste
impiegare più di due ore.
Ovviamente... Qui sotto trovate il video!
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